Sannino, Caravaggio e il ragù

febbraio 27, 2021

I fatti sono fin troppo noti, Andrea Sannino – quello di “Abbracciame” – gira il video della sua nuova canzone – Voglia – nel museo di Capodimonte con la flagellazione di Caravaggio per sfondo, sulla scorta di quanto altri musicisti vanno facendo altrove. Si levano gli strali di Tomaso Montanari e Nicola Spinosa, peraltro spesso impegnati a fare il controcanto al direttore di Capodimonte, Sylvain Bellenger.

Altri, invece, difendono Sannino e la scelta del direttore di Capodimonte e del Presidente della municipalità che hanno fatto sì che il video si girasse.

Ne derivano schermaglie poco nuove riducibili a: Caravaggio e l’arte sono di tutti e una operazione così può avvicinare tante altre persone al senso del bello e al museo contro: non è vero, non si fa così cultura, bisogna puntare sulla scuola, sull’istruzione invece che su azioni spot, peraltro così pop.

Quello che manca nel ragionamento sembrerebbe un tratto essenziale, oggi lambito da Vincenzo Trione sul Corriere del Mezzogiorno. Manca il senso del “Syn”.

Nella foto di Chiara Ferragni agli Uffizi, pure contestabile, non può che riconoscersi che il senso del Syn ci stia. Semplice, immediato, come deve essere nel linguaggio di chi fa quel che fa la Ferragni.

 

 

Nel video di Sannino no. Lui e la coprotagonista del video sono al cospetto di un Caravaggio, ma potrebbero essere in un centro commerciale, cambierebbe nulla.  Tutto per via del Syn: quella parolina greca traducibile come “con”, e che sta in sintonia, sinestesia, sincretismo e che qui invece non c’è. E non perché Sannino è troppo pop. Ma perché se vuoi fare un’operazione di questa natura – scomodare pure Caravaggio – ti serve qualcuno che sappia usare il Syn. Emma Dante, per esempio. Martone, certo. Date a lei, a lui, Sannino, la sua canzone melodica e l’opportunità di girare il video nel Museo di Capodimonte e vedrete che la musica cambia.

Così, dispiace dirlo, quello che arriva non é tentativo di dialogo alto, di sintesi tra linguaggi differenti, ma piuttosto e più brutalmente un fumus promozionale. Il ragù (ops, ragout), pure rivisitato, é una cosa. Qui è solo carne con la pummarola.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *