Napoli. Cronache Sub Urbanje, 7 febbraio 2029 ottobre 7, 2022 Nel centro storico di Napoli è stato ripristinato l’accesso pedonale ai Decumani superiore e inferiore, ricavando uno spazio tra i tavolini dei locali. Si ricorda che si può procedere solo in fila indiana e a senso unico. In direzione duomo per chi cammina sul decumano inferiore e in direzione Port’Alba per chi si infila nei tribunali in direzione opposta. Domani tuttavia dalle 18.00 alle 23.00 l’accesso é riservato ai non residenti, causa apertura di un nuovo locale “Pizzeria storica dal 1875 (o forse Pizzeria Storica 1876, i proprietari stanno decidendo in base all’usabilità e all’appeal dell’una e dell’altra ipotesi. Le ultime voci sembrerebbero vederli orientati verso il 5 finale, in base a un fattore meramente estetico). É previsto l’intervento all’inaugurazione delle Istituzioni locali. Dopo domani il Consiglio Comunale voterà la proposta “One reserved” avanzata dal Consigliere Felice Conpoco, che punta a mantenere un tavolo sempre disponibile e riservato per i residenti, nelle pizzerie e nelle trattorie del Centro. Le associazioni dei commercianti hanno già fatto pervenire la loro indisponibilità per l’opzione che per i residenti prevede, oltre al tavolo riservato, anche i prezzi calmierati. L’abbonamento per entrare nelle chiese del centro storico aumenta e sale a 180 euro annui, invariato il ticket quotidiano di 28 euro, escluso naturalmente la guida. Chi certifica la propria fede con atto di devozione dinanzi a un ufficiale della chiesa e si impegna a versare l’8 per mille ha diritto a una riduzione del 60%. Venerdì é in programma uno sciopero dell’Associazione Turismo Esperenziale. L’ATE rappresenta gli animatori di strada dediti ai finti scippi organizzati nei quartieri del centro per mantenere una certa immagine della città, secondo una policy che prevede solo scippi di oggetti di modico valore e senza recare minimamente danno alla persona. Ogni sette scippi un oggetto viene fatto restituire al malcapitato, perché “Napoli tiene i problemi ma tiene il cuore graaande”. Gli iscritti all’Ate lamentano la bassa retribuzione e la precarietà del lavoro, pretendono stabilità, una assicurazione rischi e un premialità da “danno reputazionale”, in quanto l’essere riconosciuti li metterebbe in cattiva luce nei confronti dei concittadini. La società di servizi presso la quale operano segnala che tuttavia si tratta di un impiego regolare, con la retribuzione prevista dal Ccnl del settore servizi e con una forte connotazione sociale, si tratta infatti – si precisa in una nota – di pluripregiudicati in permesso provvisorio. Loro rispondono che è quella la reputazione che verrebbe intaccata. Silenti i sindacati. Secondo le ultime rilevazioni della Camera di Commercio le pizzerie, friggitorie e i ristoranti che fanno i crocché con le patate invece che con la fecola di patate e un curioso addensato scendono da sette a tre in tutto il centro storico. Massimo riserbo sui nomi dei locali. Ancora nessuna novità nello scouting finalizzato a trovare un posto che venda ancora i babà con tutto il rum. I ragazzi dell’Associazione “Napoli é magnifica” si dicono fiduciosi, ancora qualche mese e un posto – che sia uno – uscirà. L’Assessore alla Napoletanità incontrandoli ha promesso loro che da parte sua si impegnerà per favorire il loro encomiabile obiettivo. I tecnici starebbero valutando una delibera che permetterebbe di qualificare – almeno su alcuni motori di ricerca – come “centro storico di Napoli” una zona più estesa, così da includere nei risultati anche una pasticceria che ancora aggiunge il rum al babà. Pare si trovi a Sant’Anastasia. Lascia un commento Annulla risposta Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Navigazione articoli Carrozzeria Orfeo non fa (ancora) i miracoliTempo smollicato