Li trovi tra quelli che tornano al paese oramai solo alle feste comandate; si affacciano dall’abitacolo di auto lucenti, fresche di detergente satinato.  Salutano tutti, anche quelli che non riconoscono; sorridono vistosamente, come certi venditori, ma senza una ragione. Almeno così pare. Se ti fermi a parlare trovano il modo per raccontare di un concerto recente, di uno spettacolo imperdibile,

Patrono degli osti, dei farmacisti e dei minatori. Dei fabbricanti di pentole, dei fabbri, dei birrai e dei viticultori. Santo da invocare da lanzichenecchi e soldati di ventura, sordomuti, attori, danzatori, epilettici e posseduti. Che ti piglia, SantuVìt? Protettore dai lampi, dai tuoni, dal pericolo di incendi e dal maltempo; strenuo difensore della terra, della semina e dei raccolti. Santo

Che Avellino e l’Irpinia siano in cima alle classifiche per i suicidi al Sud si sa da tempo, é noto, se ne parla poco per una antica considerazione sul tema e sui possibili fenomeni imitativi. Già meno si sa sul consumo di psicofarmaci, che in ogni caso nell’ultimo anno é cresciuto dell’8% su base nazionale (e a naso anche di

Vento, che in Irpinia soffi spesso. E a volte ricordi un forte scuotere di lame. A te, a te a cui dobbiamo pare anche il nome evocativo di “Malepasso” per quell’area scelta a costruire Aquilonia nuova. Vento, tu che tutto ascolti e tutto sai, conta: quante sono complessivamente le pale eoliche installate in Alta Irpinia? Quanto costa complessivamente l’impianto di una

A 37 anni dal terremoto in Irpinia c’è chi aveva ruoli di primo piano istituzionale allora, prima e poi anche di più, e ancora sta lì a dare le carte. Nusco e il progetto pilota in primis insegnano.

Entrando all’Hosteria il Pescacciatore, ad Aquilonia, può capitare di attendere qualche minuto il padrone di casa, lo chef Vincenzo Tavarone, e soffermarsi a osservare foto che lo ritraggono in appuntamenti culinari internazionali (alla corte di Fidel Castro e di Papa Wojtyla, per esempio). Quando si presenterà, si scuserà per la breve attesa, mentre se la ride sotto i folti baffi:

Per giungere ad Aquilonia, da Calitri o da Bisaccia, occorre superare pochi chilometri di tornanti panoramici, con vista sulle gobbe di irte colline, qua e là sacrificate all’energia del vento. L’invito all’ospitalità aquiloniese, oltre che nelle larghe strade, è evidenziata dalla presenza già all’ingresso del paese degli alberghi in cui soggiornare. Il Gronki: 14 camere munite di ogni confort, e

Non si capita ad Aquilonia per caso, ci si arriva per manifesta volontà o per errore. Raggiungere questa comunità nell’Irpinia d’Oriente, difficile non è. Da Napoli si può seguire veloci l’autostrada A16 e uscire a Lacedonia. Si passa per Bisaccia, l’antica Romulea con il suo Castello di origini normanne, ricostruito per volontà di Federico II nel XIII secolo. Qui ha

Little Tony io me lo ricordo che canta da una musicassetta dentro al leoncino, il camion con la copertura di zinco che usava mio padre per raccogliere i rifiuti e portarli alla ripa.